Microspie ambientali. Come funzionano

MICROSPIE AMBIENTALI, vediamo cosa sono.
Spesso le microspie audio o cimici sono strumenti alla base di molti successi investigativi.
Talvolta sono vere e proprie maledizioni per la riservatezza o comunque strumenti impiegati per fini non corretti.
Le MICROSPIE AMBIENTALI sono dei dispositivi elettronici in grado di captare un segnale audio e di convogliarlo nell’etere attraverso un segnale di radiofrequenza composto di onde elettromagnetiche, percepibili solo da un apposito ricevitore FM o UHF.
In sostanza le microspie audio sono realizzate da un microfono in grado captare suoni e voci.
Da uno stadio di amplificazione e da un opportuno stadio trasmittente che sprigiona nell’etere il segnale di radiofrequenza, tramite l’antenna.
L’antenna normalmente è costituita da uno spezzone di filo di lunghezza variabile che va da qualche centimetro fino a 50-70 cm in base alla frequenza di trasmissione della microspia.
Un elemento indispensabile (e spesso il più ingombrante) è la fonte di alimentazione, solitamente una pila.
Una microspia ambientale genera onde elettromagnetiche e necessita quindi di una fonte di energia elettrica per poter funzionare.
Di batterie ne esistono di diversi modelli:
Di solito sono utilizzate le batterie da da 9 Volt (rettangolari) che molto spesso viste le dimensioni, sono più grandi della stessa microspia.
Fino a batterie miniaturizzate a bottone impiegate nei modelli di microspie più professionali.
Viste le dimensioni che normalmente deve avere una microspia audio, l’elemento batteria è molto importante, in fatto di ingombro e di energia che dovrà fornire.
In linea di massima, più la batteria o le batterie sono ingombranti, maggiore è l’autonomia di funzionamento.
Le MICROSPIE AMBIENTALI in genere hanno una forma rettangolare o tonda a seconda del modello e di solito sono ricoperte da una guaina isolante di colore nero.
- Per difendersi dalle microspie un primo passo fondamentale è quello di incaricare uno specialista per fare effettuare una BONIFICA AMBIENTALE.
- Si tratta di un servizio finalizzato al ritrovamento di cimici spia in un determinato ambiente.
- Per una bonifica elettronica da microspie veramente efficiente il tecnico si avvale di una particolare strumentazione molto sofisticata e costosa.
LA FREQUENZA DELLA MICROSPIE AMBIENTALI

Le microspie economiche emettono un segnale elettromagnetico formato da onde.
Il numero di queste onde nell’arco di tempo di 1 secondo determinano la frequenza di trasmissione.
Le microspie operano su diverse bande in VHF (Very High Frequency) e UHF (Ultra High Frequency).
Quelle in VHF collocate di solito in frequenze dai 110 ai 170 MHz hanno filo di antenna molto lungo (50-70 cm).
Mentre quelle in banda UHF in media sui 400 MHz hanno lunghezza di cavo intorno ai 15-17 cm.
LA PORTATA DELLE MICROSPIE AMBIENTALI
Una microspia audio è soggetta agli ostacoli ambientali ed è limitata dal raggio di azione, noto come “portata”.
La potenza della trasmissione radio di una microspia è spesso molto debole.
In quanto una delle necessità prioritarie è quella di consumare meno energia possibile per massimizzare la durata della batteria.
Per questo motivo il raggio di azione di una microspia è spesso contenuto.
Indicativamente 100-200 metri in ambito urbano e oltre 500 metri in assenza di ostacoli significativi fra trasmettitore e ricevitore.
Esistono microspie ricavate da apparecchi radio commerciali, che sono in grado di irradiare più potenza, ma per il loro funzionamento richiedono molta energia.
Pertanto le dimensioni totali non saranno più microscopiche, inoltre l’autonomia totale sarà limitata a qualche ora.
La portata può essere aumentata, ricorrendo ad antenne direzionali.
In pratica, si collega al ricevitore, un antenna ad alto guadagno e la si direziona verso la zona dove è collocato il trasmettitore.
In base alla tipologia di antenna , si riesce ad aumentare notevolmente la portata.
LA RICEZIONE DELLE MICROSPIE AUDIO
Il segnale emesso dalla microspia, deve essere necessariamente ricevuto con un apparecchio in grado di “catturare” le onde radio irradiate dalla microspia e di rendere ascoltabile all’orecchio umano.
Di ricevitori ne esistono diversi tipi.
Da quelli più economici ricavati da qualche radiolina portatile opportunamente modificata a modelli professionali di alcune centinaia di euro detti scanner.
Questi sono dei ricevitori ad ampio spettro di frequenza.
In grado di sintonizzarsi su diverse frequenze e hanno prestazioni in ricezione elevati, oltre a diverse funzioni di ricezione adatte per tutte le tipologie di trasmettitori.
L’AUTONOMIA
Viste le dimensioni della microspia e delle batterie, il tutto deve avere un ingombro molto ridotto, pertanto si cerca in fase progettuale di ottimizzare consumi e dimensioni delle pile.
Esistono dei speciali micro trasmettitori che dispongono di una particolare funzione chiamata VOX (attivazione vocale).
In pratica nella microspia è inserito uno speciale stadio elettronico che automaticamente provvede ad accendere e spegnere la microspia in funzione del rumore, suoni o voci che percepisce.
Infatti bisogna considerare che nell’arco di una giornata non si parla continuamente.
E quindi risulta inutile tenere acceso il trasmettitore continuamente quando non occorre specie la notte.
Questo sistema permette di prolungare notevolmente la durata della pila della microspia audio.
Microspie ambientali economiche o professionali?
Come valutare la scelta
A prescindere dall’aspetto qualitativo dei componenti utilizzati nella microspia ambientale, esistono tre categorie di microspie: a oscillatore libero, PLL o quarzate.
A oscillatore libero; Economiche, semplici da realizzare, molto influenzabili dalle capacita’ parassite esterne: mani, movimento, stato delle batterie, temperatura, ecc. Basta uno di questi fattori per far slittare la frequenza generata dalla microspia. Quindi occorre inseguire la frequenza con il ricevitore e presidiare la ricezione.
Spesso progettate per trasmettere in banda commerciale FM 88-108 MHz, in modo da utilizzare una comune radio FM come ricevitore.
Questo artificio, permette di risparmiare sull’acquisto del ricevitore, ma espone l’utente al rischio di essere captato da chiunque nel vicinato che accenda una radio FM per ascoltare musica.
TIPOLOGIA DI MICROSPIE AMBIENTALI
Esistono molti molti varianti diverse che si distinguono seconda la tecnologia e le frequenze di trasmissione.
Vediamo allora come sono fatte le microspie:
- A PLL; Tipologia di microspie ambientali non molto utilizzate, poiché richiede svariati componenti per il funzionamento, con il conseguente aumento di ingombro e consumi energetici totali. Spesso derivate semplicemente da radio ricetrasmittenti PMR a 446 MHz a 8 canali, acquistabili in qualsiasi centro commerciale.
Ovviamente essendo la frequenza PMR molto utilizzata, è soggetta da ascolti indesiderati da altri.
Inoltre essendo la potenza sui 500 mW, l’autonomia delle pile, di solito 4 stilo o mini stilo, è molto limitata.
Queste ricetrasmittenti modificate vengono spesso chiamate micro-spie, anche se di micro cè davvero poco. Le microspie a PLL hanno la stessa stabilità di frequenza di quelle al quarzo.
- QUARZATE; Questa categoria di microspie audio, appartiene alla fascia professionale.La microspia è minimamente influenzabile da fattori esterni, e la frequenza generata rimane molto stabile. Sono quelle piu’ comunemente utilizzate, viste le caratteristiche, e non occorre presidiare la ricezione. Trasmettono su diverse bande in VHF o UHF. Quelle in banda UHF sono poco utilizzate, visto l’affollamento dell’etere. Si preferisce farle funzionare in UHF sopra i 400 MHz.
Naturalmente per poter captare il loro segnale, occorre un apposito ricevitore.
Svantaggio delle microspie al quarzo, sono le armoniche ossia multipli della frequenza base generata dal quarzo.
Poiché è difficile trovare un quarzo che trasmetta su queste frequenze, si utilizza un quarzo a frequenza più bassa, fatto seguire da alcuni stadi elettronici che provvedono a moltiplicare la frequenza base per arrivare a quella desiderata.
Di conseguenza, nell’etere vengono irradiati anche questi segnali multipli spuri (armoniche) che potrebbero cadere in bande ascoltate, con il rischio di essere ricevute e scoperte.
Per ovviare a questo inconveniente, le microspie professionali quarzate, dispongono di speciali filtri che attenuano queste armoniche, in modo che non vengano irradiate.
Microspie audio OCCULTATE e NON
Molto spesso le microspie ambientali economiche vengono occultate in diversi oggetti di uso comune.
Come ad esempio una penna, calcolatrice, una presa elettrica multipla, cinture, tacchi delle scarpe, posacenere, casse del computer, mouse del pc, ecc.
Per i modelli alimentati dalla rete elettrica o telefonica (triple, ciabatte, prolunghe) non occorre sostituire le batterie, poiché questi modelli traggono energia direttamente dalla rete elettrica.
I modelli non occultati, hanno di solito una forma rettangolare o tondeggiante, avvolte di solito in una guaina protettiva o addirittura incapusulate.

MICROSPIE AMBIENTALI GSM
Un particolare tipo di strumenti anch’essi definiti microspie sono i sistemi GSM infinity, altrimenti detti microfoni a “portata illimitata”.
Sono particolari microfoni che trasmettono via rete GSM (quella dei cellulari).
Anche questi sistemi naturalmente operano tramite onde radio, ma offrono il vantaggio di non essere limitati dal raggio di azione come le microspie sopra descritte.
E’ sufficiente che dove vengono posti ci sia copertura di rete GSM.
Ed è possibile ascoltare quanto avviene ovunque ci si trovi, anche a migliaia di chilometri di distanza.
Le microscopie GSM inoltre offrono il vantaggio di non richiedere uno specifico ricevitore.
Per ascoltare ciò che il microfono capta è sufficiente una chiamata con qualsiasi tipo di telefono fisso o cellulare.
Ma ci sono anche controindicazioni a questa tecnologia.
Primo fra tutti il costo di esercizio (per ascoltare bisogna chiamare il dispositivo, quindi fare una normale telefonata).
Poi l’elevato consumo di energia in trasmissione (da 40 a 60 volte superiore rispetto ad una microspia).
Il rischio di disturbare altri apparecchi elettronici (con il classico “ronzio” elettromagnetico generato dalla trasmissione GSM), ed infine l’ingombro e il peso non sempre trascurabili.
In merito al possibile ronzio causato dal GSM, questo se presente è risolvibile spostando opportunamente il trasmettitore GSM fino a trovare il posizionamento per il quale il disturbo sparisce.
Basta allontanarlo di 40-70 cm dall’apparecchio per far sparire il ronzio.
Microspie ambientali: PRO e CONTRO fra le varie tipologie
Microspie economiche a oscillatore libero:
PRO= Costano poco; sono facilmente realizzabili; ottimi strumenti per hobbisti che voglio dilettare o avvicinarsi al mondo della trasmissione sperimentale elettronica.
CONTRO= Non affidabili; frequenza soggetta a continui slittamenti; elevata lunghezza dell’antenna.
Microspie quarzate:
PRO= Molto stabili in frequenza; Non occorre presidiare la frequenza di ascolto con aggiustamenti.
CONTRO= Costano di piu’ rispetto a quelle a oscillatore libero; Numerose Armoniche multiple della frequenza base del quarzo.
Nei modelli professionali, le armoniche vengono abbattute da speciali filtri, per non essere irradiati.
Microspie ambientali tradizionali:
PRO= scarso assorbimento; dimensioni molto contenute; prezzi abbordabili; batterie di solito molto contenute; ampia possibilità di nasconderle in vari oggetti.
CONTRO= Portata limitata al raggio d’azione del trasmettitore; richiedono uno specifico ricevitore per l’ascolto;
Microspie GSM
PRO= Trasmissione senza limiti. Per ascoltare basta una chiamata da un telefono fisso o GSM.
CONTRO= Richiedono una SIM per il funzionamento; hanno un costo della chiamata verso il numero della SIM card utilizzata; occorre che ci sia copertura della rete GSM per poter funzionare; elevato assorbimento; possibili interferenze su oggetti elettronici (ronzio); ingombro complessivo.